Tam Teatro Arcimboldi Milano è lieto di ospitare la stagione “Dal Vivo!”, l’imperdibile programmazione estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
La stagione “Dal Vivo!”, l’imperdibile programmazione estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, dopo sette appuntamenti “domestici” tenutisi all’Auditorium di Milano, la casa dell’orchestra, va in trasferta, e trova ospitalità fra le mura di un’istituzione che ha scritto la storia della cultura milanese: il Teatro degli Arcimboldi.
Una collaborazione emblematica, tra due punti di riferimento della produzione culturale meneghina.
Due gli appuntamenti previsti al Teatro Arcimboldi
Mercoledì 7 e giovedì 8 luglio 2021 Sogni spagnoli. Manuel Coves e laVerdi omaggiano il mondo iberico sui passi di danza di Jesús Carmona
Programma: la Sinfonia Sevillana di Joaquín Turina, datata 1920, e la Carmen Suite di Georges Bizet, la raccolta delle musiche orchestrali tratte dall’omonima opera.
Mercoledì 14 e giovedì 15 luglio 2021 La Nona. la Sinfonia n.9 in Re minore op.125 di Ludwig van Beethoven, LaVerdi sotto la bacchetta del talentuoso direttore polacco Krzysztof Urbański, insieme a quattro solisti di caratura internazionale: Johanna Winkel (Soprano), Bettina Ranch (Mezzosoprano), Moritz Kallenberg (Tenore), Oliver Zwarg (Bass-baritono).
Sogni spagnoli
Al Teatro degli Arcimboldi Manuel Coves e laVerdi
omaggiano il mondo iberico sui passi di danza di Jesús Carmona
mercoledì 7 luglio 2021 ore 19.30
giovedì 8 luglio 2021 ore 19.30
Teatro degli Arcimboldi, Viale dell’Innovazione, 20
Joaquin Turina Sinfonia Sevillana op.23
Georges Bizet Carmen Suite
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Manuel Coves
Danzatore Jesús Carmon
Il Teatro di Viale dell’Innovazione vedrà protagonista Manuel Coves, mercoledì 7 e giovedì 8 luglio alle ore 19.30, in un programma intitolato Sogni spagnoli. Come suggerisce il titolo, sono le suggestioni del mondo iberico a essere il trait d’union di questo interessante programma bipartito: la Sinfonia Sevillana di Joaquín Turina, datata 1920, e la Carmen Suite di Georges Bizet, la raccolta delle musiche orchestrali tratte dall’omonima opera.
Sulle note di Turina e di Bizet, il talentuoso danzatore Jesús Carmona, uno dei più brillanti ballerini di flamenco del panorama coreutico dei nostri giorni. Si compie così un appassionante commistione tra danza e musica, due muse che, in questo caso, si arricchiscono vicendevolmente. Jesús Carmona danza sulle note della Suite dalla Carmen, opera datata 1875, da cui Ernest Guiraud, grande amico di Bizet, estrapola la selezione delle più emblematiche pagine dell’opera che narra le gesta di un’eroina senza tempo, scandite dall’iconica Habanera, ormai diventata parte del nostro tessuto culturale, dalle note del famosissimo preludio al primo atto, e il vigoroso e risoluto tema dei Toreri. Quella che Manuel Coves dirigerà al Teatro degli Arcimboldi sarà una selezione dalle due Suite (la prima datata 1882, la seconda datata 1887).
Reminiscenze e fantasie che ci proiettano immediatamente nel cuore della cultura iberica, nel fascino di quel mondo appassionato, focoso, e a tratti malinconico. Scandita anch’essa dai passi del funambolico Jesús Carmona, completa il programma un gioiello della cultura spagnola firmato Joaquín Turina: la Sinfonia Sevillana op.23, lavoro orchestrale composto nel 1921, un piccolo affresco tripartito dello spirito spagnolo che affonda le sue radici nelle acque di quello che il poeta Luis de Góngora chiamava “il grande re dell’Andalusia”, il fiume Guadalquivir, il protagonista del secondo movimento, su cui si specchia il comune di San Juan de Aznalfarache, teatro della pittoresca festa che Turina dipinge musicalmente nel terzo movimento, e che ci proietta nel più spiccato clima iberico.
Biglietti
I biglietti (euro 18-45+diritti di prevendita) sono acquistabili
su https://ticket.teatroarcimboldi.it
sul circuito TicketOne online (http://www.ticketone.it) nei punti vendita TicketOne (consultabili al link https://www.ticketone.it/help/outlets/).
Manuel Coves direttore
Nato a Linares (città che ha dato i natali anche a Andrés Segovia) in Spagna, Manuel Coves ha studiato pianoforte, musica da camera e direzione d’orchestra.
E’ stato Co-coordinatore e poi Coordinatore musicale del Teatro della Zarzuela a Madrid tra gli anni 2000-2014. La sua carriera spazia dal balletto all’opera e alla zarzuela.
Nel campo della lirica ha diretto Don Carlo, Otello, La Sonnambula, Bohème, Carmen, Candide tra le altre, al Teatro Real, al Liceo di Barcellona, al Palau de les Arts, al Teatro del Canal, al Festival de El Escorial, al Teatro de la Zarzuela in Spagna, al Teatro Mayor di Bogotá, al Teatro de la Plata di Buenos Aires. Ha diretto in teatri come Dresden Semperoper, Il Gran Teatro di Genova, Teatro Real, Teatro di Cagliari, Festpielhaus St. Polten, Teatre del Liceu e collaborato con compagnie di danza come il Ballet Nacional de España, la Compañía Nacional de Danza e il Ballet del Sodre. E’ considerato anche un grande esperto di Zarzuela (tipico genere lirico-drammatico spagnolo, in cui si alternano scene parlate, altre cantate e balli concertati) e questo lo ha portato a dirigere al Teatro Mayor di Bogotá, alla Royal Opera House dell’Oman, al Teatro della Zarzuela, al Teatro del Canal, a Pamplona, a Bilbao e all’Opera di Oviedo. Si è esibito al Semperoper di Dresda, al Teatro Colón di Buenos Aires, al Teatro de la Maestranza, al Teatro Real, all’Opera di Oviedo e Pamplona e al Festival Internacional de Teatro Romano de Mérida. I suoi prossimi appuntamenti includono un concerto al Teatro San Carlo di Napoli, un concerto al Teatro Real, un concerto nell’ambito del Festival di San Lorenzo de El Escorial, un concerto con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, e molti altri. Manuel Coves ha collaborato con orchestre come Staatskapelle Dresden, Tonklünster Orchester, Orquesta Sinfónica de Madrid, Orquesta de la Comunidad Valenciana, Orquesta del Teatro Lírico de Cagliari, Orquesta Sinfónica de Sevilla, Orquesta Sinfónica de Bilbao, Orquesta Sinfonica del Gran Teatro del Liceo, Oviedo Filarmonía, Orquesta Filarmónica de Málaga, Orquesta Estable del Teatro Argentino e Orquestra Sinfonica del Teatro Nacional de Brasília. Tra le sue incisioni, la Naxos Chamber Music di R. Halffter con l’Orchestra della Comunità di Madrid e La Verbena de la Paloma la musica del compositore valenciano Juan José Colomer, le Sonate di Alfredo Aracil e l’integrale dei concerti per chitarra e orchestra di Federico Moreno Torroba (con i chitarristi Pepe Romero e Vicente Coves) per Naxos.
Jesús Carmona danzatore
Nato nel 1985, Jesús Carmona ha iniziato i suoi studi all’età di 7 anni in “La Macarena y El Niño de Morón”. Si è diplomato in danza spagnola e flamenco dall’Istituto di teatro e danza spagnola a Barcellona nel 2004. Ha anche seguito diversi corsi con maestri come Bárbara Kasprovich, Rodolfo Castellanos, Ion Garnica, Carmen Huguet e Ion Beitia nella danza classica, Escuela Bolera con César Casares, Pilar Cambra, Rosa Alba e Montse Lloret, con Gilberto Ruiz-Lang, Elisenda Castells e Avelina Arguelles Danza Contemporánea, e flamenco con Sonia Poveda, Nacho Blanco, Antonio Canales, Maria Magdalena, Domingo Ortega, Eva Yerbabuena, Belén Fernández, Ángel Rojas, Juana Amaya, Rafaela Carrasco tra gli altri. Il suo esordio professionale è stato al Teatro Zorrilla con l’Orchestra del Teatro Liceo di Barcellona all’età di 16 anni. Da quel momento ha iniziato la sua carriera professionale entrando nel New Spanish Ballet e in altre compagnie come Carmen Cortés, El Güito, Esther Carrasco, Antonio Canales, La Truco e Mónica Fernández. L’anno 2006 è stato un anno molto importante per la sua carriera professionale perché ha pubblicato lo spettacolo El Silencio de La Luna che è stato molto acclamato dal pubblico e dal critico. Nello stesso anno i suoi sforzi, la sua dedizione e il suo talento sono stati riconosciuti per essere stato eletto come ballerino nel National Spanish Ballet e, un anno dopo, come ballerino principale nella compagnia in cui si è esibito in opere come Albarada del Gracioso di Il Maestro Granero, Golpes de la Vida di Rojas y Rodríguez, o Ritmos di Alberto Lorca, si distingue per il suo lavoro, la tecnica, lo stile e il talento artistico. Nel 2010 ha partecipato come artista ospite nel tour di Rojas y Rodríguez attraverso l’Asia, con il National Spanish Ballet nello spettacolo Corazón de Piedra Verde e insegnando diversi corsi e masterclass in diversi paesi come India, Paesi Bassi, Francia o Italia. La sua preoccupazione e il suo entusiasmo nello sviluppare il suo talento artistico e la sua carriera lo portarono a lasciare il National Spanish Ballet e intraprendere una nuova avventura con Cuna Negra y Blanca. Nel 2012 ha preso parte alla Compagnia di Pastora Galván, ha collaborato allo spettacolo Duquende come ballerino principale e ha vinto il Premio Desplante al 52º Festival Internazionale Sing di Las Minas de La Unión. Nel 2015 ha presentato il suo nuovo spettacolo “IMPETU’S” al Teatro Nuevo Apolo di Madrid. Nel 2016 ha portato questo spettacolo al Festival de Flamenco de Jerez e nel 2017 in vari luoghi del mondo come Miami, Albuquerque, Santiago del Cile e Los Angeles. Nel 2017 ha anche fatto un tour in America (Nord e Sud) con una masterclass e conferenze sulla danza spagnola e flamenco. Sempre nel 2017 ha partecipato al Flamenco Gala prodotto dal Flamenco Festival a Londra, Miami e New York, alla Suma Flamenca di Madrid e al Festival de Mont de Marsan, in Francia. Nel corso del 2017 continua a tenere corsi di perfezionamento in Giappone. Negli Stati Uniti, a Miami, Boston, Albuquerque, San Francisco e San Diego. In Brasile. In Cile. In Argentina e in Spagna. Come culmine del suo prolifico 2017 troviamo il suo debutto in Australia. Durante i mesi successivi e all’interno del Flamenco Festival ha partecipato con IMPETU’S a Londra, Manchester, Boston, New York e Portland, ricevendo le migliori recensioni dalla stampa internazionale e un grande riconoscimento da parte del pubblico, apparendo in copertina e in diversi articoli in tre occasioni in una sola settimana al The New York Times, e chiamato dal giornale “Un fenomeno del mondo del Flamenco”. Durante questo stesso periodo ha collaborato con Chano Domínguez al Jazz at Lincoln Center, condividendo il palco con grandi artisti come Dick Hyman, Sullivan Fortner, Joey Alexander, Eddie Tarres Jr. e Jared Grines.
La Nona
La Stagione “Dal Vivo!” si conclude al Teatro degli Arcimboldi
Krzysztof Urbański dirige la Nona di Beethoven
Mercoledì 14 luglio 2021, ore 19.30
Giovedì 15 luglio 2021, ore 19.30
TAM Teatro Arcimboldi Milano, Viale dell’Innovazione, 20
Ludwig van Beethoven Sinfonia n. 9 in Re minore, op.125 “Corale”
Soprano Johanna Winkel
Mezzosoprano Bettina Ranch
Tenore Moritz Kallenberg
Bass-baritono Oliver Zwarg
Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Dario Grandini
Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi
Direttore Krzysztof Urbański
Si conclude mercoledì 14 e giovedì 15 luglio 2021 la Stagione “Dal Vivo!”, la programmazione estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Un viaggio musicale attraverso alcune delle pagine più significative del repertorio sinfonico, che ha visto le porte dell’Auditorium di Milano riaprirsi finalmente al pubblico a partire da mercoledì 19 maggio. Due mesi densi di musica, inaugurati col carisma di Krzysztof Urbański, che ha diretto il Concerto di Riapertura accompagnato dal talento pianistico di Dejan Lazič, e che giungono alla loro chiusura in una vera e propria festa musicale, la pagina sinfonica che più di ogni altra rappresenta un trionfo di bellezza e di fiducia nell’avvenire: la Sinfonia n.9 in Re minore op.125 di Ludwig van Beethoven.
Una simmetria particolare, quella mostrata dalla stagione “Dal Vivo!”: se il primo appuntamento aveva avuto come protagonista la Sinfonia n.1 in Do maggiore op.21, l’ultimo concerto, il nono, vedrà l’esecuzione della Nona Sinfonia. Sempre sotto la bacchetta del talentuoso direttore polacco Krzysztof Urbański, stavolta insieme a quattro solisti di caratura internazionale: Johanna Winkel (Soprano),Bettina Ranch (Mezzosoprano),Moritz Kallenberg (Tenore),Oliver Zwarg (Bass-baritono).
Una rinnovata gratitudine al genio di Beethoven, al quale l’anno scorso laVerdi ha dedicato un’intera rassegna estiva, culminata anch’essa con l’ultima sinfonia, la “Corale”. Tradizione rinnovata anche quest’anno, ma su un palco speciale: quello del Teatro degli Arcimboldi. A questa istituzione laVerdi rivolge il suo ringraziamento più sentito per la grande ospitalità dimostrata. Dopo l’appuntamento di mercoledì 7 e giovedì 8 luglio, che ha visto protagonisti Manuel Coves e Jesús Carmona, impegnati nell’appuntamento intitolato Sogni Spagnoli, eccoci giunti all’ultima tappa della rassegna estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, che si conclude in bellezza sul meraviglioso palco del teatro di Viale dell’Innovazione.
La Nona Sinfonia di Beethoven
È difficile, per l’ascoltatore dei nostri tempi, capire quanto traumatica possa essere stata per il pubblico contemporaneo a Beethoven l’introduzione di solisti e coro in una sinfonia, fino ad allora appannaggio della sola orchestra. Così come è difficile comprendere la complessità e la meraviglia dell’opera ed in particolare del suo quarto movimento, che si pone di fronte all’uditorio come summa del pensiero, musicale, ma soprattutto umano, del compositore. L’ultima sinfonia composta da Beethoven fu eseguita per la prima volta a Vienna il 7 maggio del 1824 a distanza di dieci anni dall’Ottava sinfonia, la cui tiepida accoglienza da parte dei critici gli aveva lasciato un po’ di amarezza. Il compositore, ormai completamente sordo, si era dedicato negli anni seguenti alla cameristica, e in particolare all’amato pianoforte, regalando al mondo una serie impressionante di capolavori.
Dedicata a Sua Maestà il Re di Prussia Federico Guglielmo III, la Nona ebbe subito un successo enorme ed è ancora oggi una delle opere più note ed eseguite di tutto il repertorio classico, considerata la più grandiosa composizione musicale mai scritta, il cui testo e spartito sono stati dichiarati dall’Unesco nel 2001 Memoria del Mondo.
Da subito il pubblico comprese appieno la portata del messaggio di Beethoven, di quell’uomo che senza arrendersi alle avversità della vita aveva tradotto in musica alcuni princìpi dell’Illuminismo, come la rappresentazione di una tensione finalizzata al raggiungimento della felicità universale, condizione perseguibile nell’esaltazione della fratellanza e nel sincero convincimento della presenza di una Bontà Celeste, di un Essere Supremo che dal caos primordiale fonda un ordine morale a cui ogni uomo è chiamato a contribuire, esercitando virtù come la tolleranza, la giustizia, la fratellanza, la lotta contro i pregiudizi e il diritto di ciascun uomo ad essere felice e il messaggio. Attraverso l’uso del coro, inoltre, la partitura trasmette con maggiore energia un concetto filosofico, un “programma” che diviene evidente e definitivamente riconoscibile nell’Inno alla Gioia, il grande finale vocale basato sul testo dell’omonimo poema di Friedrich Schiller. Il tema, riadattato da Herbert von Karajan nel 1972, rappresenta oggi l’inno dell’Unione Europea. Da quel 7 maggio del 1824 la Nona non smetterà più di circolare, di essere eseguita e di continuare a commuoverci, simboleggiando con forza il testamento spirituale e la forza morale di un uomo con pochi termini di paragone nell’intera storia della nostra cultura; un messaggio che a duecento anni di distanza arriva ancora forte e chiaro sulle note di una sinfonia che come poche sa toccare il cuore di chi l’ascolta.
Biglietti
I biglietti (euro 18-45+diritti di prevendita) sono acquistabili
su https://ticket.teatroarcimboldi.it
sul circuito TicketOne online (http://www.ticketone.it)
nei punti vendita TicketOne (consultabili al link https://www.ticketone.it/help/outlets/).
Johanna Winkel, soprano
Johanna Winkel è nata a Minden in Germania. Jeffrey Tate, Andreas Spering, Philippe Herreweghe, Frieder Bernius, Václav Luks, Simon Halsey, la NDR Philharmonie, la Hamburg Symphony Orchestra, la Freiburg Baroque Orchestra, ma anche i cori di Rias, NDR, WDR e BR hanno presto coinvolto l’artista nei loro concerti. Si è esibita recentemente con l’Ensemble MusicAeterna e Teodor Currentzis (Indien Queen di Purcell), con la Freiburger Barockorchester e Gottfried von der Goltz (Nona Sinfonia di Beethoven), con la Deutsche Radiophilharmonie Saarbrücken, la International Bach Academy e Hans Christoph Rademann, Beethoven Orchester Bonn e Christoph Prick (War Requiem di Britten), Konzerthausorchester Berlin e Ivan Fischer, Academy for Early Music Berlin. Johanna Winkel è oggi in grado unire le capacità virtuosistiche legate alla musica antica a quelle dell’opera romantica cantando con rara espressività e interiorizzando rapidamente anche linguaggi musicali moderni e complessi. Nel 2017 Ha fatto il suo debutto come Gerhilde in Walküre di Wagner al Festival di Pasqua di Salisburgo e alla Semperoper di Dresda sotto la direzione di Christian Thielemann e a Pechino con la Hong Kong Philharmonic Orchestra diretta da Jaap van Zweden. Ha effettuato numerose registrazioni radiofoniche e su CD. Ricordiamo: l’Oratorio The Last Things di Spohr con la Kammerphilharmonie Bremen sotto la direzione di Frieder Bernius; Moses und Aron di Schönberg con la SWR Symphony Orchestra sotto la direzione di Sylvain Cambreling, il Magnificat di Bach con l’Arion Baroque Orchestra sotto la direzione di Alexander Weimann, Cantate di Bach sotto la direzione di Christoph Spering (Echo 2017), Salmo 42 e Hear my Prayer di Mendelssohn con il Coro della radio bavarese sotto la direzione di Howard Arman, Missa Solemnis di Bruckner con il Rias Chamber Choir e l’Accademia di musica antica, per la direzione di Łukasz Borowicz (Diapason d’or).
Bettina Ranch, mezzosoprano
Bettina Ranch è nata a Berlino. Ha iniziato a studiare violino per poi passare al canto. Giá da alcuni anni è presente sulla scena dei più importanti teatri di Berlino (Deutsche Staatsoper, Staatsoper Unter den Linden, Komische Oper) nonchè alla Staatsoper Hamburg. Dal 2016 fa parte della compagnia di canto dell’Aalto-Theater di Essen. Numerose anche le sue presenze su altri palcoscenici d’Europa – il Grand Théâtre de la Ville de Luxembourg e la Nederlandse Opera Amsterdam – in diversi ruoli, da Händel a Mozart a Wagner. In campo concertistico Bettina Ranch è stata solista nelle Messe di Mozart, le Passioni e nella Messa in si minore di Bach, nel Requiem di Verdi, nello Stabat Mater di Dvorák, nelle Sinfonie e Das klagende Lied di Mahler, in Das Buch mit sieben Siegeln di Franz Schmidt, Missa Solemnis di Beethoven. Bettina Ranch è stata ospite di rinomate orchestre – Philharmoniker Hamburg, International Bach Academy Stuttgart, Potsdam Chamber Academy, Dresdner Philharmonie, Bremer Philharmonie, Gewandhausorchester Leipzig, RTVE Orchestra di Madrid, DSO Berlin, RIAS Kammerchor, Mozarteum Orchester Salzburg – sotto la guida di celebri direttori: Hartmut Haenchen, Markus Poschner, Simone Young, Helmuth Rilling, Rinaldo Alessandrini, Paul Goodwin e Ivor Bolton. Il suo debutto al Festival di Salisburgo è avvenuto nel 2019 ne Il Canto sospeso di Nono con l’Orchestra Sinfonica e Coro SWR (Süd-West Rundfunk) sotto la direzione di Peter Rundel.
Moritz Kallenberg, tenore
Moritz Kallenberg nasce a Reutlingen (Germania). Studia a Freiburg e Firenze. Prende parte a Masterclass con Rene Jacobs, Claudio Desderi e Brigitte Fassbaender. A Baden-Baden si esibisce in Rosenkavalier ai Festspiele dei Berliner Philharmoniker sotto la direzione di Sir Simon Rattle, e debutta Don Ottavio in Don Giovanni all’Accademia Franz Liszt di Budapest. Fa parte dell’ensemble di canto dell’opera di Stoccarda, dove canta con eccellenti recensioni in Prinz von Homburg di Henze, in Norma, Rigoletto, Zauberflöte. Nell’ambito di una tournée europea di Les Arts Florissants, e sotto la guida di William Christie, si esibisce ne La finta giardiniera al Theater an der Wien, Opera Royal Versailles e al Theatre Graslin di Nantes. Il suo repertorio sinfonico-vocale comprende Messe di Mozart, Schubert e Haydn, Oratori di Bach, Händel, Telemann e Honegger. Con William Christie e Les Arts Florissants canta Magnificat di Bach alla Filarmonia di Parigi, Versailles, Fontevraud nell’estate 2021. In Italia è scritturato dall’Orchestra Verdi di Milano per l’Evangelista nella Matthäuspassion di Bach sotto la direzione di Ruben Jais e per la Nona Sinfonia di Beethoven con Claus Peter Flor.
Oliver Zwarg, basso-baritono
Oliver Zwarg è nato a Bergisch-Gladbach vicino a Colonia. È cresciuto nel nord della Germania e ha studiato canto con Carl Davis e Julia Hamari a Stoccarda. Oliver Zwarg è un artista freelance. Si esibisce regolarmente nei teatri tedeschi, come l’Opera di Colonia, Staatsoper di Berlino, Komische Oper di Berlino, Staatsoper di Amburgo, Bayerische Staatsoper di Monaco, Opera di Stoccarda, Semperoper di Dresda; all’estero è presente al Festival di Vienna e Salisburgo, al Concertgebouw di Amsterdam, al Festival di Edimburgo, Festival di Lucerna, nei teatri d’opera di Barcellona, Bordeaux, Copenaghen, Liegi, Lille, Madrid, Bolshoi di Mosca, Riga, Strasburgo e Tolosa. I ruoli centrali del suo repertorio operistico sono incentrati su Richard Strauss (Jochanaan, Barak, Orest und Musiklehrer) e Richard Wagner (Telramund, Kurwenal, Amfortas & Klingsor, Holländer, Wotan e Alberich nel Ring e Hans Sachs); a questi si aggiungono Wozzeck di Berg, i ruoli da bass-baritono nelle opere di Janácek, Leporello e Papageno in Mozart. Nel repertorio italiano spiccano Scarpia, Jago e Amonasro quali ruoli preferiti. Ha sempre avuto un grande successo con Golaud in Pelléas et Melisande. Oliver Zwarg ha un repertorio concertistico che spazia dal Rinascimento ai nostri tempi. Ha lavorato con i Berliner e i Wiener Philharmoniker, la Gürzenich Orchestra di Colonia, la NDR Symphonie Orchestra e l’Orchestre National du Capitole Toulouse. Tra le sue incisioni discografiche: Der Schmied von Gent di Schreker (ruolo del protagonista) e Iphigenia in Aulide di Gluck (Agamennone) per la Oehms Classic, 2014.
Dario Grandini, maestro del coro (Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi)
Nato a Milano compie i suoi studi musicali presso il Conservatorio G. Verdi della sua città. Inizia la sua attività musicale nel 1997 in qualità di artista del coro e collabora in qualità di maestro preparatore con numerose istituzioni quali il Teatro alla Scala, l’Orchestra Cantelli, l’Orchestra di Milano Classica, i Pomeriggi Musicali di Milano e il Piccolo Teatro di Milano effettuando tournée in importanti teatri italiani ed esteri. Dal 1997 al 2005 è stato assistente del M° Caiani per le produzioni del Coro dell’AS.Li.Co. ed è stato maestro del coro As.Li.Co. per le seguenti opere: Il barbiere di Siviglia, L’elisir d’amore, Rigoletto, Trovatore e Tosca. Dal 2007 al 2012 è stato maestro collaboratore presso il Teatro alla Scala di Milano ricoprendo principalmente il ruolo di suggeritore. Dal 2003 al 2009 è stato maestro del coro di voci bianche del Teatro Sociale di Como svolgendo attività di tipo concertistico ed operistico. Dal 2007 è maestro del coro di voci bianche Akses di Milano. Dal 2010 è assistente del M° Casoni per il Coro di Voci Bianche del Teatro alla Scala di Milano. Da maggio 2013 è il Responsabile del settore Orchestra per il Teatro Regio di Torino.
Krzysztof Urbański, direttore
Nel settembre 2020, ha inaugurato la sua decima stagione come Direttore Musicale della Indianapolis Symphony Orchestra. È stato nominato Direttore principale Ospite della NDR Elbphilharmonie Orchestra nel 2015, che ha diretto ad Amburgo e in tour in Giappone e in Europa. Con l’Orchestra, ha registrato per Alpha Classics alcuni lavori di Lutosławski, la Sinfonia n. 9 di Dvořák, la Sagra della Primavera e la Sinfonia n. 5 di Šostakóvič. La sua discografia include anche la registrazione di alcuni piccoli pezzi per pianoforte e orchestra insieme a Jan Lisiecki e la NDR Elbphilharmonie Orchestra per la Deutsche Grammophon, che ha ricevuto un ECHO Klassik Award, e il Concerto per violoncello n. 1 di Martinů con Sol Gabetta e i Berliner Philharmoniker per Sony. Con Sinfonia Varsovia ha registrato Threnody for the Victims of Hiroshima di Penderecki per Accentus Music. Il M° Urbański si assicura una presenza internazionale apparendo come direttore ospite di numerose orchestre in tutto il mondo, tra cui Munich Philharmonic, Berlin Philharmonic, Staatskapelle Dresden, Leipzig Gewandhaus Orchestra, London Symphony Orchestra, Philharmonia Orchestra, Tonhalle Orchestra Zurich, Dresden Philharmonic, WDR Symphony Orchestra Cologne, Vienna Symphony, Rotterdam Philharmonic, Orchestre de Paris, Orchestre Philharmonique de Radio France, Chicago Symphony, New York Philharmonic, Los Angeles Philharmonic, San Francisco Symphony and the National Symphony Orchestra.. È stato Direttore principale e artistico della Trondheim Symphony dal 2010 al 2017; nel 2017 è stato nominato come suo Direttore Ospite d’Onore. È stato anche Direttore ospite principale della Tokyo Symphony per quattro stagioni a partire dal 2012. Nel giugno 2015, Krzysztof Urbański ha ricevuto il Leonard Bernstein Award allo Schleswig-Holstein Music Festival, diventando il primo direttore a ricevere questo prestigioso riconoscimento.