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Isole d’Istanti, un progetto EstOvest Festival in collaborazione con Area Sismica

“Ho sentito, nelle settimane passate, l’esigenza di realizzare un progetto che racchiudesse sensazioni legate al periodo di clausura che tutti stavamo trascorrendo e che, poco a poco, va ora allentandosi, esaurendosi. Doveva essere un processo artistico completo, condiviso, che contemplasse una piccola comunità di musicisti. Bisognava che la parabola musicale si realizzasse interamente in questo periodo sospeso ed interlocutorio, che evocasse nei suoni la straordinarietà e l’unicità di un tempo più interiore che conclamato.”

Claudio Pasceri

Claudio Pasceri, violoncellista e direttore artistico di EstOvest Festival, racconta con queste parole il senso di un progetto nato nei giorni del lockdown per racchiudere, in musica, i sentimenti e le sensazioni nati durante le lunghe settimane costretti in casa.

Da lunedì 15 giugno, ogni giorno alle 19 sulle pagine social di EstOvest Festival (Facebook https://www.facebook.com/EstovestFestival/, Instagram https://www.instagram.com/estovestfestival/) e su quelle dell’Associazione Culturale Area Sismica di Forlì (Facebook https://www.facebook.com/areasismica/, Instagram https://www.instagram.com/areasismica/) in prima visione una tappa di un viaggio in sette tappe per testimoniare con composizione e esecuzioni originali uno dei momenti più straordinari vissuti da ognuno e dall’umanità nella sua interezza. Alle ore 12, nelle stesse giornate, un video di introduzione al brano di ciascun compositore.

Sono stati coinvolti sette giovani compositori di grande talento perché scrivessero ciascuno un breve brano per violoncello, uno per ogni giorno della settimana, dal lunedì alla domenica. Si è costruito così, attraverso le sette nuove partiture scritte in clausura e eseguite dallo stesso Pasceri e dagli altri musicisti nella stessa situazione di isolamento e lontananza, un percorso, una passeggiata virtuale che diventa un appuntamento quotidiano virtuale e reale nello stesso tempo. Isole d’Istanti, il titolo scelto, per fermare in un solo istante, il proprio isolamento e nello stesso tempo trasformare questi momenti in un arcipelago di senso collettivo.

Cos’ha significato questo isolamento per noi? Questa la prima domanda che Claudio Pasceri ha posto. Ognuno ha dato una risposta secondo la propria sensibilità, avendo percezioni molto diverse di questo periodo. Per molti il tempo a disposizione è stata una manna dal cielo, per altri un momento critico sul rapporto con la scrittura. Per tutti è stata un’occasione di riflessione sull’assenza, di ogni tipo: di stimoli, di relazioni, di suggestioni. La creatività di ognuno ha riempito diversamente questo vuoto. Nell’arco di alcune conversazioni on line è nata un’idea unitaria alle tante proposte personali, arrivando a definire alcune linee guida per la composizione.

Sono nate così sette passeggiate virtuali in cui il richiamo al famoso lied Der Wanderer (Il Viandante) di Schubert diventa un espediente per le riflessioni in musica di ciascuno. Il violoncello è il viandante, che attraverso la raccolta diventa personificazione di un io immaginario e ogni giorno entra in relazione ad altro o altri da sé: un pensiero inaspettato, un luogo, un’altra persona, un suono. Dunque un altro violoncello, un clarinetto di bassetto, una marimba, un violino, un contrabbasso, una voce: sono i personaggi che mano a mano mutano l’individualità del violoncello in un percorso di formazione continua. La sfida è stata immaginare dei brani la cui esecuzione sarebbe avvenuta a distanza, ponendosi il problema che gli esecutori avrebbero dovuto registrare in autonomia la propria parte, senza prove d’assieme. Anche in questo la sensibilità di ciascuno ha inciso in maniera diversa, trovando soluzioni molto varie da forme di alea libera o più controllata, ad altre ancora che si affidano alla tecnologia, al metronomo, alla post-produzione. Sono brevi istantanee delle sensibilità di ciascuno circa la percezione del momento complesso e inaspettato che tutti stiamo vivendo. Grazie alla spinta di Pasceri ed alle lunghe conversazioni online, ognuno dei compositori e degli esecutori, abitante della propria isola, ha potuto sia viaggiare dentro se stesso sia approdare nei porti degli altri, in un progetto condiviso che sembrava impossibile.

I creatori di musica grazie ai quali il progetto ha preso vita sono Edoardo Dadone, Livia Malossi Bottignole, Marco Pedrazzi, Riccardo Perugini, Alessio Romeo, Sara Stevanovic e Diego Tripodi. Al loro fianco, insieme allo stesso Pasceri, Ginterpreti di grande prestigio come Enrico Maria Baroni, Simone Beneventi, Giacomo Piermatti, Adrian Pinzaru, Maria Elena Romanazzi e Michele Marco Rossi. Sette compositori per sette interpreti.

Ecco i brani protagonisti:

1) Lunedì

Re-pair – di Riccardo Perugini

per due violoncelli ed elettronica

Claudio Pasceri violoncello, Michele Marco Rossi violoncello

Re-pair, pezzi rotti di un brano da riparare.

2) Martedì

Ad ogni passo – Marco Pedrazzi

per clarinetto di bassetto, violoncello ed elettronica

Enrico Maria Baroni clarinetto di bassetto, Claudio Pasceri violoncello

È l’ennesima giornata spesa a lottare contro i soliti pensieri. Sono i ricordi di uno sguardo, di una parola donata in un momento inaspettato, di un abbraccio materno lontano. Sono i nomi di chi ti ha lasciato. Così il violoncello talvolta sussurra talvolta grida quei nomi, ci si aggrappa con tutta la forza che ha dalle prime ore del mattino fino a sera, e ciò riverbera con forza nei suoi pensieri assumendo la sonorità di un violoncello elettronico che riecheggia in profondità. In tutto questo, si insinua quella sensazione di pesantezza ed instabilità – sensazione tanto fisica quanto mentale – che ad ogni passo tormenta il protagonista: il registro scuro del clarinetto di bassetto. Sul finire della giornata, i ricordi tormentati sembrano cedere alla notte, interrotti da alcuni sospiri e singhiozzi. Tutto sembra placarsi, arrendersi al sonno… ma è davvero così? Ma oggi è già domani? E domani è uguale a ieri? Ad ogni passo, dedicato ai miei pensieri ricorrenti.

3) Mercoledì

Across the passing hours – Sara Stevanovic

per violoncello ed elettronica

Claudio Pasceri violoncello, Sara Stevanovic elaborazione elettronica

Estratto di un mercoledì pomeriggio: seduto su una stretta panca, un libro aperto sulle ginocchia, lo sguardo assente. Qualcosa si stava rompendo, qualcosa s’è rotto. Il susseguirsi delle ore, il susseguirsi dei giorni; è una parentesi felice, un vuoto pieno.

4) Giovedì

Wie ein Nachtlied – Alessio Romeo

per violoncello solo

Claudio Pasceri, violoncello

Un cammino notturno alla luce di lampioni immersi nella quiete ombrosa di case, inferriate, macchine agli angoli delle strade, teatro di un dialogo muto con sé stessi in cui l’afasia si fa canto.

5) Venerdì

Recitativi da remoto – Edoardo Dadone

per marimba e violoncello

Simone Beneventi marimba, Claudio Pasceri violoncello

Recitativi da remoto è un piccolo tentativo di musica da camera praticabile a distanza. Nell’impossibilità di una concertazione reale, ho cercato di utilizzare gestualità così plateali da non richiedere agli esecutori alcun adattamento alle caratteristiche del proprio compagno, garantendo così piena autonomia nel gestire la ricercata esagerazione degli atteggiamenti strumentali. Il metronomo in cuffia costituisce l’ingombrante viatico di questo percorso, poiché ne frena le esuberanze e si pone, perentoriamente, come unico, reale e desolato interlocutore.

6) Sabato

Virtual Landscape 001 – Livia Malossi Bottignole

per violino, violoncello e contrabbasso

Adrian Pinzaru violino, Claudio Pasceri violoncello, Giacomo Piermatti contrabbasso

L’Uccellinità, archetipo classico che si perpetua attraverso i frammenti dell’eternità, può manifestarsi in un punto particolare del tempo con un particolare cinguettìo di un particolare uccellino. Ma se l’Uccellinità viene imprevedibilmente catturata dal microfono di un ragazzo annoiato alla finestra, cosa accade all’immagine deforme che viene moltiplicata negli specchi del tempo?

7) Domenica

Sempredove – Diego Tripodi

per voce e violoncello

Maria Elena Romanazzi voce, Claudio Pasceri, violoncello

Oltre le chiuse stanze della nostra solitudine, c’è l’enigmatica diversità degli altri. Eppure, nonostante tutto ci parli di una reciprocità irraggiungibile, resta lo sforzo di un’intima volontà di comprensione. Nelle passeggiate errabonde del nostro Io, l’altro si configura come l’isola di Utòpia, la cui ricerca non conosce autunno: Sempredove. Nel brano voce e violoncello danno luogo ad una sensibilità di frammenti: i materiali, grezzi e in sé conclusi, circolano fra i due strumenti come un inseguimento desioso. Salvo scoprire che non vi è comunione se non nel gesto ineffabile di un respiro. (Testo di Daniela Brunelli e Leonardo De Santis)

Fonici Andrea Fumelli e Paolo Puglisi, Montaggio video Filippo Perugini

Curricula partecipanti del progetto “Isole d’Istanti”

Nata a Cesena (FC) il 12 giugno 1996, Livia Malossi Bottignole conclude la prima parte del suo percorso accademico nel 2017, al Conservatorio G.B. Martini, dove si diploma col massimo dei voti in Pianoforte. Successivamente prosegue lo studio dello strumento all’interno del Biennio di Musica da Camera, per laurearsi nel luglio del 2019 con il massimo dei voti e la lode, con una tesi sugli autori russi del Secondo Novecento per la quale, nell’ottobre del 2019, viene selezionata come relatrice al XVI Convegno Internazionale di Analisi e Teoria Musicale del GATM.

Parallelamente conduce fin da giovane gli studi di Composizione: a 14 anni inizia a studiare con i maestri Claudio Scannavini e Gilberto Cappelli, ed attualmente frequenta il 2° anno di Triennio di Composizione. Frequenta regolarmente corsi di perfezionamento e masterclass con maestri di alto livello (E. Comis, A. Nosé, O. J. Laneri, T. Levitina, P. Camicia, R. Prosseda, A. Gadjev).

Nel 2018 riceve una menzione speciale per meriti artistici dal gruppo Inner Wheel di Bologna, e nello stesso anno compare nel docufilm “Proprio Destino” di Cesare Ronconi e Martina Dall’Ara per il Teatro Valdoca, dove risponde a un’intervista sul proprio percorso artistico e umano e si esibisce con brani solistici e da camera; nel 2019 il docufilm vince il Premio Cinema del Reale all’interno della Festa di Cinema del Reale di Corigliano d’Otranto (LE).

La sua produzione da compositrice è caratterizzata da un’estrema varietà non solo di linguaggio ma anche di contesto: ha composto brani per formazioni di varia natura e diverse produzioni, dalla performance alla danza, con contaminazioni stilistiche e per gruppi strumentali di stampo classico o più moderno.

È membro attivo del collettivo di compositori In.Nova Fert, nato tra i banchi delle classi del Conservatorio di Bologna, che riceve nel 2020 la commissione per un concerto – documentario su Bruno Maderna, da parte di FontanaMix Ensemble di Bologna, in occasione del centenario della nascita del compositore. Precedentemente, il collettivo aveva già ricevuto commissioni da New Ensemble Xenia Turin (“Dìa Logos”, per quartetto d’archi e percussioni), la Regione Emilia Romagna (“Novecento”, operetta per bambini), AngelicA – Centro di Ricerca Musicale Teatro San Leonardo, in collaborazione col Teatro Comunale di Bologna(“Tripla”, polittico musicale), Romagna Cello Ensemble di Sebastiano Severi (“La caveja degli Anell”, per largo ensemble di violoncelli) e Nicola Baroni.

Favorita dalla frequentazione delle attività della Socìetas Raffaello Sanzio, compagnia residente nella sua città stessa natale, si è avvicinata con grande entusiasmo all’ambito teatrale. Collabora tutt’ora in produzioni all’interno delle quali si occupa della sonorizzazione di spettacoli originali, come  ad esempio con l’attore e regista Michele di Giacomo (Umana Natura, basatosulla figura del cesenate Maurizio Bufalini; Il ’68, la ribellione che cambi  il mondo, per l’Università Bocconi di Milano; Leonardo alla Prova sulla figura di Leonardo Da Vinci) e Francesco dell’Accio (L’ultimo giorno di un condannato a morte, su testo di Victor Hugo).

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Edoardo Dadone è nato a Cuneo nel 1992. Ha iniziato lo studio della chitarra all’età di otto anni sotto la guida di Stefano Viada, diplomandosi con 10 e lode al Conservatorio “Giorgio Federico Ghedini” di Cuneo nel 2010. Attualmente studia con Luigi Biscaldi. Nel 2012 ha tenuto un concerto- intervista in diretta presso la Radio della Svizzera Italiana. Il suo CD d’esordio è contenuto nella collana “I maestri della chitarra” della rivista Seicorde. Recentemente, è uscito per DaVinci records l’integrale delle opere per chitarra di Antonio Giacometti, giudicato “Cd del mese” da Seicorde. Ha partecipato al disco “Parade – Giorgio Colombo Taccani: Selected Guitar Works” edito da Guitart. Ha suonato in duo con Christian Saggese. Nel 2017 si è diplomato in composizione col massimo dei voti e la lode sotto la guida di Giorgio Planesio presso il Conservatorio di Cuneo; attualmente approfondisce i suoi studi con Giorgio Colombo Taccani. Ha seguito corsi di composizione con Stefano Gervasoni, Francesco Filidei e Fabien Lévy.  

E’ risultato vincitore del X concorso di composizione indetto dalla GAM di Milano, del II concorso “Polifonie – Appassionato ensemble” di Como, del “39° Premio Valentino Bucchi” di Roma, della Call for Scores di EstOvest Festival (Torino). Sue musiche sono state programmate in importanti rassegne quali Rond  2019 e Rond  2020 (Divertimento Ensemble), ComoContemporanea, EstOvest Festival.  Sarà compositore in residence di Divertimento Ensemble per il 2021. Hanno eseguito la sua musica importanti interpreti e formazioni quali Sandro Gorli e Divertimento Ensemble, New Ensemble Xenia Turin, Geneviève Létang, Claudio Pasceri, Appassionato Ensemble, Quartetto Nous, Alberto Mesirca, Giovanni Martinelli, Alessio Pisani.

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“Il Violoncellista meraviglioso Claudio Pasceri mi ha impressionato tanto per via della sua musicalità e della maestria sovrana sul suo strumento, nonché per la sua competenza nella musica di oggi” (Helmut Lachenmann).

Tra i più apprezzati violoncellisti italiani della propria generazione, svolge un’intensa attività concertistica. Il repertorio solistico comprende concerti di Vivaldi fino a opere di Schnittke, in esecuzioni con orchestre come l’Orchestre de Chambre de Toulouse, la Camerata Royal Concertgebouw Amsterdam, l’Arpeggione Kammerorchester. Una sua esecuzione del concerto di Schumann è stata registrata dalla Bayerischer Rundfunk di Monaco di Baviera.

In ambito cameristico collabora con illustri musicisti, tra cui Salvatore Accardo, Pavel Gililov, Ilya Grubert, Dora Schwarzberg, Bruno Giuranna, Rohan De Saram, Rocco Filippini, Gilles Apap. Dal 2012 è il violoncellista di NEXT- New Ensemble Xenia Turin, quartetto d’archi specializzato nel repertorio contemporaneo.

Tiene regolarmente Masterclass e seminari per istituzioni europee come Musicalta a Rouffach, Università del Liceu di Barcellona, Leopold Mozart Universität di Augsburg. Insegna violoncello presso l’Accademia di Musica di Pinerolo.

È direttore artistico del Festival di musica contemporanea Estovest e condirettore di Asiagofestival , al fianco di Julius Berger.

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Marco Pedrazzi (Bologna, 1994) si accosta al pianoforte fin da bambino con Marco Ghilarducci e si laurea in pianoforte con lode e menzione d’onore sotto la guida di Massimo Neri presso l’ISSM Vecchi-Tonelli di Modena. Nel 2019 si specializza con lode in musica da camera con Pierpaolo Maurizzi presso il Conservatorio A. Boito di Parma, e con Claudio Pasceri presso l’Accademia di Musica di Pinerolo. Attualmente studia Composizione con Antonio Giacometti sempre presso il Vecchi-Tonelli di Modena.  

Ha scritto su commissione per festivals quali “FestivalFilosofia” di Modena, “EstOvest Festival” di Torino, “AngelicA” di Bologna, “Music as Play” di Como, “ErrePomeriggi” di Torino. Nel 2019 alcuni suoi brani sono stati eseguiti oltreoceano presso l’Instituto Villa-Lobos di Rio de Janeiro, e presso le università di Melbourne e Sydney.  

La collaborazione con i registi Lorenzo Stanzani e Mauro Bartoli lo ha portato a comporre le colonne sonore dei documentari “Quanto resta della notte?” (RAI, 2012), “Secondo lo Spirito” (TV2000, 2018), “Pascoli narratore dell’avvenire” (2019) e “The Forgotten Front” (2020), la cui colonna sonora è stata eseguita e registrata dall’Orchestra del Teatro Comunale di Bologna. Dedito alla divulgazione musicale con numerose lezioni-concerto, è conduttore radiofonico del programma PrendiNota in onda su RadiorEvolution di Parma, ed è fondatore del Collettivo In.NovaFert con cui organizza concerti, festivals e compone collettivamente, come testimonia l’ultima loro commissione da parte della Biennale Musica di Venezia per ottobre 2020. Insegna pianoforte e musica d’insieme sia presso l’Associazione “La Musica Interna” di Bologna, sia per conto delle Regione Emilia-Romagna ed il Museo della Musica di Bologna.

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Riccardo Perugini è nato a Montepulciano il 20 giugno 1996.

Si interessa al pianoforte e alla composizione dall’età di quattro anni.Ha studiato pianoforte con Rita Cucè e Carlo Grante. Ha studiato composizione con Andrea Portera, Mauro Montalbetti e Detlev Glanert.

Ha ricevuto numerose commissioni tra cui una commissione della Biennale d’Arte di Venezia (DMC ensemble, diretto da Andrea Vitello), dal Maggio Musicale Fiorentino (Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino diretta da Silvia Spinnato), dall’Orchestra da Camera Fiorentina (diretta da Mario Ruffini), dal Concorso di Composizione 2 Agosto (Antonella Rondinone Soprano, Filarmonica Arturo Toscanini diretta da Alessandro Cadario) dal Cantiere Internazionale d’arte di Montepulciano (Antonella Rondinone Soprano, Ensemble degli Intrigati diretto da Luciano Garosi), dal  DUOroboros in collaborazione con la Fondazione Luigi Tronci e UFIP, dal festival Echi di Arezzo, da Claudio Pasceri, direttore artistico del Festival ESTOVEST di Torino (Claudio Pasceri violoncello, Adrian Pinzaru violino, Lara Albesano viola), dalla Fondazione Teatro Grande di Brescia in occasione della IX Festa dell’opera (Stefanna Kybalova soprano, Mirco Ghirardini clarinetto, Alessandro Trebeschi pianoforte), dal Festival Sincronie di Roma (…)

La sua musica è stata trasmessa su Rai radio 3, Rai 5, Radio Cemat, NPO 4 (Paesi Bassi), Yleisradio Oy (Finlandia).

Si è classificato secondo durante il concorso internazionale di composizione Vocal Espoo Festival 2016 a Helsinki con la sua composizione “Preghiera” per coro femminile, due soprani solisti e quintetto d’archi. (coro femminile Lyran diretto da Jutta Seppinen, quintetto d’archi della Tapiola Sinfonietta). Ha ricevuto la menzione d’onore durante il concorso internazionale di composizione 2 Agosto 2017 a Bologna con la sua composizione “The Aberrant Blooms of Mind”, Concertino per Sassofono contralto e Orchestra. Finalista del concorso internazionale di composizione Alba Rosa Vietor (Amatis Piano Trio e Katharine Dain soprano, Het Concertgebouw, Amsterdam). Ha ricevuto la menzione d’onore durante il concorso internazionale di composizione Uuno Klami 2019 con la sua composizione “Malerbe” per soprano e orchestra. È il più giovane compositore mai selezionato dal concorso. La sua musica è molto apprezzata ed è stata premiata da Detlev Glanert, Kalevi Aho, Magnus Lindberg, Olari Elts, Calliope Tsoupaki, Willem Jeths, Tansy Davies, Einojuhani Rautavaara (…)

Nel 2018 fonda l’Ensemble Stamina: Selene Zuppardo Mezzosoprano, Natalie Picone Flute, Niccol Venturi Clarinetto, Santiago Fernandez Tastiere, Andrea Fumelli Compositore, Live Electronics e Sound Design, Riccardo Perugini Compositore e Tastierista, Leonardo De Santis Librettista. È stato scelto come compositore in residenza per il Festival Echi 2020.

Ha inoltre collaborato con: Tapiola Sinfonietta, Teatro dell’Abc, CONTEMPORANEAMENTEROMA (stagione concertistica), Centre Ratel, In.Nova Fert (associazione di musica contemporanea), Trio Hegel, Silvia Paoli (regista), Paolo Hendel (attore), Daniela Brunelli (librettista), Maria Elena Romanazzi (soprano), Edoardo Rosadini (violista e direttore), Simone Pierini (cembalista), Michele Marco Rossi (violoncellista) (…).

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Alessio Romeo, già diplomato in strumentazione per banda, si sta diplomando in composizione presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna; ha inoltre frequentato masterclass di composizione, tra gli altri, con Salvatore Sciarrino, Sonia Bo e Fulvio Creux.  Ha vinto il primo premio al Concorso di Composizione “A. Manoni” di Senigallia nel 2019 e ha ricevuto la menzione artistica al Concorso di Composizione “Città di Albenga” del 2016. Parallelamente ha compiuto gli studi universitari all’ Università di Bologna, dove si è laureato in Lettere, Musicologia e Italianistica.

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Sara Stevanovic (Belgrado 1998) dal  2016  al  2018  prende  lezioni  di  composizione con  Kay  Westermann,  Heinrich  Unterhofer  e  lezioni  di musica  elettronica  con  Gustavo Adolfo  Delgado.  Nel  2018  si  laurea in Musicologia presso  la  Ludwig-Maximilians-Universität di  Monaco  di  Baviera;  attualmente studia  composizione  con  Mauro  Montalbetti presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Ravenna. Sara scrive musica per il Festival Contemporanea2018 (Bolzano, IT), Anakatà Ensemble (IT), Festival ExquisiteCorpse(Norimberga, GE), Festival ECHI-Sguardi murati (Arezzo,  IT),  Festival  STARTBAHN  2020  (Darmstadt,  GE)e per  i  diversi  cortometraggi  tra  qui L’ultimo passeggero con la prima al Trieste Science + Fiction Festival 2019; il cortometraggio vince il premio per la  miglior colonna sonora al Restl Fest di Belgrado.  

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Diego Tripodi (1993) inizia lo studio del pianoforte da bambino, seguendo un iter accademico che lo porta dapprima al diploma nel luglio 2013, e, in seguito, alla laurea nel febbraio 2016, entrambi con il massimo dei voti, presso il Conservatorio “A. Corelli” di Messina. È attualmente iscritto al Biennio di Composizione presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna, sotto la guida del M° Francesco Carluccio.

In veste di pianista e compositore ha partecipato più volte alle rassegne del Conservatorio e nate in collaborazione tra questo ed altri enti culturali del territorio: “Musica in fiore” (edizioni 2016, 2017, 2018), “Suoni entro le mura” presso la Rocca di Vignola (edizioni 2015, 2017), “Domenica al Comunale” presso il Foyer del Comunale di Bologna (2017), “Progetto Luigi Dallapiccola” (2017).  Ha inoltre collaborato in qualità di pianista accompagnatore con il Dipartimento di Discipline Storiche Linguistiche e Musicologiche del Conservatorio in occasione della “Festa Internazionale della Storia” (edizioni 2016 e 2017).

Grazie alla naturale predisposizione per la ricerca storiografica e la divulgazione, ha tenuto incontri di storia della musica e presentato concerti, anche nelle scuole.

È socio fondatore e presidente della associazione bolognese In.Nova Fert, impegnata nella valorizzazione della musica contemporanea, e membro dell’omonimo Collettivo di composizione. Per In.Nova Fert ha instaurato rapporti di collaborazione con importanti e qualificate istituzioni del territorio, quali il Comune di Bologna, il Teatro dell’Abc e il Teatro Comunale di Bologna, le Torri dell’Acqua di Budrio e gli Amici della Musica di Modena.

È fra i fondatori e i redattori di “Chorus, note dal Martini”, un blog di giornalismo e critica musicali, patrocinato dal Conservatorio di Bologna, ma vocato ad un puntuale sguardo sulla attività musicale cittadina.

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