L’ISOLAMENTO? PUO’ DIVENTARE MAGICO CON LE STORIE DI STEFANO CAVANNA
Il mago piemontese, dalla regione occulta per eccellenza, aiuta a trascorrere le settimane “casalinghe” con racconti di magia inediti, gratuiti, in videochiamata
Sono trascorsi due mesi dall’avvio del lockdown legato al Covid19 che ha costretto anche i professionisti di vari ambiti a restare nelle proprie abitazioni continuando da lì le proprie attività. Molti progetti si sono quindi interrotti per l’impossibilità di muoversi e di aggregarsi con altre persone ma in molti casi la tecnologia ha aiutato a stabilire o consolidare relazioni a distanza grazie a videochiamate e dirette. Ed è questa l’opportunità colta anche dal giovane mago piemontese Stefano Cavanna il quale, pur di non perdere il filo diretto con i propri follower è diventato ideatore di un format di “magia a distanza”.
Innanzitutto Stefano è un vero mago specializzato in Storytelling Magic, una branca della prestigiazione poco praticata in Italia, che unisce la narrazione agli effetti magici. Il suo curriculum vanta esperienze formative e collaborazioni all’estero e la sua provenienza rende ancora più evidente il suo legame con la magia. Torino, città magica da cui proviene, e il Piemonte popolato da masche e costellato di castelli e luoghi ricchi di leggende sono il biglietto da visita per un professionista della magia che si autodefinisce “mancino, con capelli come il fuoco e occhi capaci di scrutare fin nel profondo dell’anima”.
Un ritratto che, in attesa di poter essere conosciuto dal vivo durante le sue perfomances live, attualmente sospese, può “spuntare” in video-collegamento per il racconto totalmente gratuito di una storia di magia della durata e con dettagli e temi che si possono concordare direttamente con l’ideatore.
Detto, fatto… e le giornate di Stefano si sono subito riempite di appuntamenti “km0” con un’agenda elettronica data dalle prenotazioni di storie personalizzate attraverso i social o applicazioni per la videochiamata a distanza.
“Ora meno che mai è possibile riunirsi attorno a un fuoco o un fiasco di vino per raccontare storie, ma nulla vieta di crearne… E se creassi la tua? Mi scrivi, scegli tu il mezzo che preferisci e nel tempo di una videochiamata e ascolterai una storia che creerò all’impronta apposta per questo incontro. L’isolamento non è mai stato così condiviso!”, recita il testo di presentazione dell’iniziativa di Stefano Cavanna.
Cosa accade in una storia magica? Entrano in scena o nell’immaginario oggetti, personaggi, pensieri… e la paura che domina ancora le strade del Piemonte tutt’oggi fortemente segnato dal contagio, sembra più lontana, sostituita da un viaggio in un mondo fatto di incantesimi, parola chiave che ha dato lo spunto per il sito di Stefano Cavanna.
Trovare Stefano è infatti semplice, a prova di click: basta collegarsi al suo sito www.incantastorie.com o sulla sua pagina facebook o ancora sui profili fb o instagram, per concordare il momento in cui collegarsi, prenotando l’appuntamento gratuito con la magia.
Un modo per catturare altri fan e unirli all’elenco dei seguaci del mago torinese che ha approfondito quest’arte studiando a Londra con Paul Voodini e a Las Vegas con Jeff McBride e Eugene Burger. Grazie alla sua formazione teatrale e musicale ha creato il suo stile unico in Italia che fonde musica, teatro e magia. Con essa Stefano, che è anche membro di Psycrets (British Society of Mystery Entertainers), ha vinto nel 2018 un contest di magia a Withby durante il Doomsday e si è classificato al secondo posto ,nel 2019, durante la quinta edizione di East Coast Spirit Sessions in South Carolina.
“Gli effetti – conclude il mago piemontese – possono essere parte di un unico spettacolo, che segue un unico filo conduttore, oppure singoli effetti uniti a storie per eventi che non prevedono un momento esclusivamente dedicato a me. In questa esperienza di magia in videochiamata posso confermare che la distanza non diventa affatto un problema perché si può riprodurre il medesimo spettacolo che si realizzerebbe dal vivo. Ciò assicura anche la possibilità di continuare a dedicarmi alla magia fino alla riapertura degli eventi per i quali il numero limitato e ben distanziato di partecipanti potrà forse agevolare la ripartenza del lavoro ottemperando a tutte le misure di sicurezza, senza trucco e senza inganno.”
STEFANO CAVANNA Un demone è arrivato in Italia.
L’inquietante statua raffigurante un demone con il volto caprino è stata vinta da Stefano Cavanna, l’Incantastorie, domenica 19 gennaio 2020 a Myrtle Beach (South Carolina – USA). La convention East CoastSpirit Session è un evento che ormai da sei anni raduna maghi provenienti da tutta America, ma dimenticate palline colorate, carte e bacchette magiche. Il tema della convention è la BizarreMagick, una branca, come quella della Storytelling Magic, poco praticata in Italia.
Sarebbe complicato descrivere in poche parole quest’arte, tuttavia si potrebbe dire che si tratta di una ricerca artistica volta ad avvicinare il più possibile la prestigiazione alla magia vera, quella che si vede nei film e si legge nei libri. La magia che consente di evocare spiriti, comunicare con i defunti, vincolare demoni e tutto ciò che di oscuro e bizzarro – appunto, da qui il termine inglese – può suggerire la fantasia.
Sua cugina “luminosa”, la Storytelling Magic riporta alla luce la millenaria tradizione dell’ascoltare storie, impreziosendole con effetti magici che le rendano più efficaci o che traducano in azioni ciò che le parole descrivono.
L’Incantastorie da anni si occupa di entrambe e, proprio perché in Italia pressoché sconosciute, ha affidato la sua formazione a mentori al di là del mare: Paul Voodini, artista britannico esperto in Cold Reading e repliche di effetti che potrebbero avvenire durante le sedute spiritiche e diventa allievo della Jeff McBride’s Magic and Mystery School di Las Vegas , seguendo le lezioni di Jeff McBride, eccentrico mago di fama mondiale che nel corso della sua vita ha affrontato ogni tipo di forma di espressività magica e Eugene Burger, da poco scomparso (2018), un’autentica autorità nel campo della Storytelling Magic.
Il viaggio dell’Incantastorie alla ricerca della conoscenza prosegue anno dopo anno sviluppando via via una sempre più crescente consapevolezza in merito alla sua arte magica e alla sua dimensione artistica.
Combinando recitazione (attualmente milita nella compagnia Assemblea Teatro di Torino), musica (flauto traverso, di Pan e galoubet) e magia, crea e propone con successo numerosi spettacoli dal forte impatto emotivo, proprio perché differenti dai tradizionali spettacoli di magia. Tra tutti si ricorda “Streghe, Masche, Donne”, uno spettacolo che racconta la figura della strega piemontese, la “masca”.
Nel 2018 decide di partecipare, presentando un numero da lui ideato sulla figura del Pifferaio Magico, a Doomsday IX, una convention di magia Bizarre che si tiene annualmente in Inghilterra. Lì partecipa alla competizione denominata HexFactor aggiudicandosi il primo premio.
Questa sua vittoria non passa inosservata e, grazie a chi lo ha avuto modo di vedere nel Regno Unito, riesce ad entrare nella British Society of Mystery Entertainers, un gruppo di intrattenitori del mistero in cui è possibile entrare solo su raccomandazione di due membri già appartenenti al gruppo.
L’anno seguente partecipa alla ScreamingGoatCompetition, tenutasi negli Stati Uniti durante l’East CoastSpirit Session mancando di un soffio il primo posto.
La cosa non lo scoraggia e prosegue nello studio e nel perfezionamento delle tecniche di narrazione e di prestigiazione, ripresentandosi nel 2020. In questo anno, non solo viene accolta la sua candidatura come concorrente, ma gli viene chiesto anche di esibirsi durante il gala del sabato sera. Per l’occasione porta in scena un toccante numero di trasmissione del pensiero ispirato alle reali vicende del suo bisnonno durante la Prima Guerra Mondiale.
Si presenta poi alla competizione vera e propria con un numero di BizarreMagickche combina tre effetti classici della prestigiazione rivisitati in chiave “bizarre” sul tema delle premonizioni.
Questo, unito a un’efficace e inquietante recitazione convince i giudici che gli assegnano così il primo premio, che consente, appunto, nell’ambita statuetta.