Il 27 settembre 2023 al Teatro degli Atti di Rimini: HOTEL BORGES della Piccola Compagnia della Magnolia
Nell’ambito del festival di teatro contemporaneo LE VOCI DELL’ANIMA, mercoledì 27 settembre alle ore 21 è in scena presso il Teatro degli Atti di Rimini la nuova creazione della Piccola Compagnia della Magnolia: HOTEL BORGES.
I fondatori dell’ensemble torinese Giorgia Cerruti – alla regia e alla scrittura – e Davide Giglio – in scena – firmano uno spettacolo “quasi dadaista”, un capriccio nonsense, tragico e ironico, immerso in un realismo magico e liberamente ispirato alle atmosfere di sommi visionari come Borges, Cocteau, Petrolini, Fellini, Sgorbani, Arrabal.
Il protagonista dell’opera è Fortunello, un giovane uomo che trascorre il tempo chiuso in cantina, inabissato in un mondo parallelo che è anche un luogo della mente, l’incanto dell’immaginazione. Fortunello è governato dal sogno di diventare concierge in un grande albergo. È un ragazzo speciale, nella testa ha una pietra d’oro che contiene tutto l’universo, ma nel giorno del suo diciottesimo compleanno, sulla soglia dell’età adulta, vorrebbero portarlo fuori dalla cantina e togliergliela.
Come misurarsi con gli altri? O ti uniformizzi o ti sopprimono? Che succede fuori? Forse nulla di così netto e torvo, nulla di terribile; noi siamo il nostro primo e ultimo luogo… un luogo morbido dove i vivi e i morti si confondono e solidarizzano, e così fanno anche gli animali e le persone, i personaggi mitologici e quelli storici, un luogo capace di tenere uniti realtà e artificio, un luogo irriverente dove divertirsi alle volte a deformare e falsificare deliberatamente i ricordi secondo la fantasia.
Dentro HOTEL BORGES ci siamo noi adulti, immersi nel nostro perenne romanzo di formazione, alla ricerca del modo più piacevole, autentico o idoneo di vivere.
Davide Giglio, cofondatore della Piccola Compagnia della Magnolia e presenza cardine di tutti i lavori dell’ensemble, si misura con una drammaturgia fluida e poetica pensata sul corpo dell’attore, dove il bisogno di comunicare è contemporaneamente contenuto, struttura e forma dello spettacolo stesso. Racconta la regista Giorgia Cerruti: “vogliamo provare a raccontare con il teatro il tentativo di farsi spazio in un mondo che non è mai su misura, un abito da adattare incessantemente, in quel volo scomposto e incerto che è la vita. Proviamo a rovistare ancora e nuovamente tra i temi a noi cari da vent’anni, impastando contaminazioni, utilizzando la scena come trampolino (o precipizio) per tornare là, al cuore intatto della forza d’amore”.
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