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Mimmo Càndito e le sue guerre d’indipendenza. Un ricordo non formale nel giorno del suo compleanno venerdì 15 gennaio ore 18

Chi sono i due vincitori del Premio Giornalismo a testa alta

con Gian Giacomo Migone, fondatore “L’Indice dei Libri del Mese, Alessandro Triulzi, presidente giuria, Marinella Venegoni, presidente Associazione Mimmo Càndito e i vincitori Simona Carnino, categoria Opere per rigore, completezza, carica emotiva e Marco Benedettelli, categoria Progetti per originalità, coinvolgimento diretto e conoscenza dell’area.

L’epopea dei migranti centroamericani al tempo di Trump di Simona Carnino affronta le sfaccettature del fenomeno migratorio nel Centro America con rigore di analisi, esaustività nella raccolta dei dati e diversificazione delle fonti. 

Da braccianti a operai per il mercato globale. Il nuovo proletariato etiope del polo industriale di Mekelle di Marco Benedettelli verte su un tema per lo più ignoto al grande pubblico ma di grande portata per il continente africano, la crescita di una nuova classe operaia in un Paese che esce da un ventennio di guerra con la confinante Eritrea e che mantiene affollati campi profughi, e una popolazione in fuga dall’economia contadina.

evento online qui, Facebook e circololettori.it

Un ricordo non formale della figura di Mimmo Càndito, nel giorno del suo compleanno, è l’occasione per raccontare la nascita e i criteri del Premio e presentare i due vincitori della prima edizione del Premio Un giornalismo a testa alta a lui dedicato.

Fra le innumerevoli attività culturali messe in mora dal virus, c’è naturalmente anche il “Premio Mimmo Càndito per un Giornalismo a Testa Alta”, nato nell’inverno del 2018 dopo che Mimmo Càndito se n’era andato, il 3 marzo di quell’anno. Il premio è scaturito da un’idea del prof. Migone, fondatore dell’”Indice dei Libri” che Mimmo ha diretto nei suoi ultimi 17 anni di vita. Abbiamo formato allora un’Associazione, di cui è presidente la moglie Marinella Venegoni: ne fanno parte i colleghi Marina Verna, a lungo corrispondente de La Stampa da Berlino, e Fabrizio Assandri, che si è laureato con Mimmo sia nella laurea breve che nel master di giornalismo a Torino. Dicevamo dunque che dopo la scelta dei due vincitori della prima edizione, lo scorso giugno (al termine di un iter rigorosissimo, con i 60 candidati valutati con schede da esperti del ramo da tutta Italia, e ridotti a una rosa di dieci affidati poi alla Giuria finale) molte volte abbiamo fissato date e luoghi per un evento alla presenza del pubblico, ma non è finora stato possibile.

Ringraziamo dunque il Circolo dei Lettori, vivissima e indomita realtà culturale torinese, che ci ospita alle 18 del 15 gennaio, giorno del compleanno n. 80 di Mimmo, per uno streaming nel quale parleremo di lui, della sua personalità e delle sue molteplici attività. Non solo reporter di guerra dalle mille avventure negli angoli più caldi del pianeta: egli è stato per vent’anni il presidente italiano di Reporter Sans Frontières, docente universitario di Giornalismo prima a Genova e poi a Torino, direttore dell’Indice, scrittore e protagonista di conferenze che ammaliavano il Pubblico in giro per l’Italia. 

Nello streaming del Circolo dei Lettori, il prof. Gian Giacomo Migone, docente universitario, già presidente della Commissione Esteri del Senato, scrittore, rievocherà la personalità del Nostro, e spiegherà anche i principi che hanno ispirato il riconoscimento. 

Vi presenteremo i due vincitori della prima edizione del Premio, professionisti tosti: Simona Carnino e Marco Benedettelli. La prima con il reportage “L’epopea dei migranti centroamericani al tempo di Trump”, il secondo con il progetto di inchiesta “Da braccianti a operai per il mercato globale. Il nuovo proletariato etiope del polo industriale di Mekelle”, che il premio ha finanziato. Sono stati scelti alla fine di un lavoro approfondito della Giuria guidata dal prof. Triulzi (che partecipa alla presentazione del Circolo), e composta dalle giornaliste Marina Verna ed Emmanuela Banfo. Marinella Venegoni terrà le fila della conversazione, con la quale vogliamo celebrare non solo Mimmo e le sue virtù, ma il fascino di un mestiere che può riempire la vita se esercitato con onestà, grinta, correttezza come lui faceva, soprattutto in questo mondo che oggi è come un mare in tempesta. 

Siamo un premio piccino, senza santi in Paradiso e senza star della tv o del web, autofinanziato con un crowdfunding fra estimatori ed amici. Pensiamo che Mimmo sia fiero di questo omaggio, e che i nostri vincitori faranno strada ispirandosi alla sua figura. 

Nei prossimi mesi sarà lanciata la seconda edizione del “Premio Mimmo Càndito per un Giornalismo a Testa Alta”, mentre si sta lavorando ad un accordo di collaborazione con la Scuola di Giornalismo della Fondazione Lelio Basso ONLUS di Roma.

Per informazioni: Associazione “Premio Mimmo Càndito per un Giornalismo a Testa Alta” – Via Ormea 82, 10125 Torino (mimmo@premiomimmocandito.org)

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